Terzo Incontro

Volest 2014
Volest 2014

IMMIGRAZIONE IN ITALIA: LA STORIA DEGLI UTIMI 30 ANNI CHE HA CAMBIATO LA CHIESA E LA SOCIETA’ (a cura di Don Emanuele Giannone, Direttore della Caritas Diocesana).

Mercoledì 26 marzo si è tenuto il terzo incontro del Volest, corso di formazione missionaria; il tema del giorno era l’ immigrazione in Italia, tema molto attuale che ultimamente divide l’opinione pubblica anche tra gli stessi fedeli cristiani.

E’ venuto a trattare l’argomento don Emanuele Giannone, direttore della Caritas diocesana.

Invece di partire da dati statistici, numeri sugli sbarchi, immigrati e clandestini, don Emanuele ha aperto il nostro incontro con un brano del Vangelo secondo Luca:

“Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».”

Con questa Parola ci ha parlato di un incontro, un incontro avvenuto durante il cammino di Gesù verso Gerusalemme, il luogo dove tutto si sarebbe compiuto, la meta del cammino; un incontro che avviene proprio perché Gesù guarda a quella meta.

E’ l’incontro di Gesù con i lebbrosi, con quelli che “non si potevano incontrare” ci dice don Emanuele, perché malati e per questo tenuti lontano da tutti.

E’ l’incontro con uno straniero che è l’unico guarito che torna indietro a rendere grazie.

E’ l’incontro di un lebbroso con l’amore di Dio.

Volest 2014
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Quello di Gesù con il lebbroso è l’incontro che noi possiamo fare tutti i giorni;

possiamo incontrare un essere umano, una storia, un passato e un presente e senza neanche saperlo dargli una speranza per il futuro

Se la meta è Gesù, il suo amore, è vivere come lui, è saper donare come lui, se la meta è Gerusalemme qualsiasi incontro è cambiamento, è speranza.

Ci si è chiesto se sia l’incontro in sè che porta al cambiamento o se bisogna fare qualcosa per un altra persona, qualcosa di concreto, un progetto, un sostegno, un aiuto; sicuramente inserire il nostro aiuto in un contesto più grande e mirato di solidarietà a lungo termine, rende più l’idea del cambiamento, della sostenibilità, ma fondamentalmente una cosa sola serve all’uomo per sentirsi felice: esser amato da qualcuno, e questo Gesù lo sapeva bene per questo l’incontro con Lui può durare un attimo e la sua efficacia per sempre.

Volest 2014
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Vi aspettiamo per il quarto incontro Mercoledì 2 AprileSTORIE DI MISISONI E STORIE DI VOLONTARI (a cura di Alex Zappalà, Direttore Missio Giovani Italia), via del Cenacolo, 53 ore 21:00


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